giovedì 26 novembre 2009

Fede e politica.....o viceversa

Il mio percorso scolastico l'ho vissuto solo come un obbligo. Triste ma vero. Non ho mai avuto particolari interessi verso lo studio, sono stato discolo, scapestrato ed ignorante, nel senso che ignoravo.
La mia maturazione umana sta avvenendo forse solo ora. Solo oggi che inizio a diventare uomo, sento degli istinti e degli interessi verso uno sviluppo personale legato ad un coscienza sociale.
Ritengo che ogni uomo (ed ovviamente anche ogni donna) debba prima o dopo far conto con alcuni pilastri della nostra vita sociale. E' innato in ognuno il seme di una coscienza politica e religiosa.
Per anni mi sono astenuto dal rapportarmi con Dio ed allo stesso tempo ho ritenuto ininfluente dedicarmi agli interessi politici. Ho sempre pensato e sostenuto di essere l'unico fautore del mio destino. Purtroppo o per fortuna mi sono accorto di quanto ciò sia utopico, di quanto moltissime componenti di questo mio percorso terreno siano completamente estranee al mio controllo.
Un corso prematrimoniale con la mia compagna Aidan, al quale ho approcciato con un principio di orchite, ha fatto scattare in me un interesse verso un approfondimento religioso. Discutere e descrivere la fede richiede molti approfondimenti, ma oggi come oggi mi basta condividere i valori che essa insegna.
L'istinto politico nasce quando ci si accorge di quanto l'organizzazione della società possa influire nei ns. singoli destini. Ritengo che un governo debba tutelare gli interessi dei suoi elettori, contribuire ai loro bisogni e metterli nelle condizioni di sostenere una vita dignitosa. Inutile precisare che nessuno schieramento politico oggi garantisca queste basilari necessità. Di conseguenza maturo interessi storici e politici che mi permettano di costituire una mia "fede politica".
Circa 150 anni fa l'Unità d'Italia si prefissava di rispettare tali valori, lo stesso pensiero mazziniano era carico di un romanticismo politico-religioso. Mazzini sosteneva che operare nel mondo significhi collaborare all'azione di Dio, riconoscere ed accettare la missione che uomini e popoli ricevono da Dio. Per questo bisogna mettere al centro della propria vita il dovere senza speranza di premio e senza calcoli di utilità.

sabato 21 novembre 2009

Yoani Sànchez

A seguito di un articolo sul sito del corriere, sono venuto a conoscenza del blog di Yoani.
Trovo Cuba uno degli stati più affascinanti del continente. Ho approfondito con alcun letture la mia conoscenza sociale, politica, economica e rivoluzionaria di Cuba.
Desidererei tanto visitare quest'isola, ma alcuni limiti temporali ed economici mi hanno sempre costretto a rimandare. Spero un giorno di realizzare questo mio desiderio. Vorrei che il viaggio non si deviasse in una semplice esplorazione turistica, ma mi auguro di poter vivere la realtà delle persone cubane per poter costituire una mia opinione circa la gestione politica di Cuba.
La biografia su Che Guevara mi ha affascinato particolarmente, limitando la mia opinione al solo periodo rivoluzionario.
Ho letto altri saggi, ma non sono ancora riuscito a maturare un parere favorevole verso il regime dittatoriale o viceversa.
Spero grazie al blog di Yoani Sanchez di approfondire la conoscenza di quest'isola così seducente.
Ho aggiunto sui link dei blog il contatto al sito di Yoani, per chiunque altro fosse desideroso di approfondimenti.

giovedì 19 novembre 2009

Italiani...

A suo tempo, durante una chiacchierata socio-politica con alcuni colleghi, la retorica ci trovò comunemente d'accordo sul fatto che i ns. politici di destra o di sinistra passando per il centro, disulludono continuamente le ns. aspettative. Angelo mi sorprese. Precisò che è comunque difficile governare gli italiani.
Ero giovane, politicamente disinteressato ed impreparato, ma la sua affermazione non l'ho mai cancellata. Forse la sua disarmante e singolare obiettività mi ha colpito.
Poco dopo il 1800 Johann Wolfgang von Goethe scriveva: "L'Italia è ancora come la lasciai, ancora polvere sulle strade, ancora truffe al forestiero, si presenti come vuole. Onestà tedesca ovunque cercherai invano, c'è vita e animazione qui, ma non ordine e disciplina; ognuno pensa per sè, è vano, dell'altro diffida, e i capi dello Stato, pure loro, pensano solo per sè."
Ancora moderna come citazione. Io stesso fiero di essere italiano provo una strana allergia al rispetto delle regole. Nel totale malcostume ritengo preferibile arrangiarmi da me stesso.
Il successo di Berlusconi è probabilmente il riflesso di questa ns. tradizione. In molti ci siamo rivisti nella sua figura, quella di colui che è riuscito. Indipendentemente dai metodi e dai mezzi utilizzati, il suo modo amatoriale di raggiungere obiettivi professionali, sociali, calcistici ed infine politici ci ha conquistato e gli ha permesso di avvicinarsi al popolo con il suo stile informale, scanzonato e quasi imbarazzante, privo di un'educazione della figura istituzionale.
Avvertiamo lo Stato in quanto tale se mantiene i suoi impegni e rispetta i suoi compiti, quando questi obblighi vengoni disattesi noi stessi ci sentiamo in grado di non rispettare le regole. Dovrebbe essere invece lo Stato ad inspirare la collettività.
La genialità di noi italiani deriva da questa abitudine al "fai da te", ma i tempi cambiano e forse dovremo, io per primo, imparare a credere nella comunione e nell'osservanza delle regole.

mercoledì 18 novembre 2009

Il "Milite Ignoto"

"Si decide dunque di costruire un monumento dove tumulare un soldato caduto per tutti: la tomba del Milite Ignoto.
Una speciale commissione viene spedita sugli ex campi di battaglia degli Altipiani, nelle tricee del Carso, attorno al Piave, col drammatico compito di trovare undici salme rigorosamente irriconoscibili, una per ogni fronte cruciale, dalle Dolomiti al mare. Davanti alle undici bare, radunate nella basilica di Aquileia, viene ortata la triestina Maria Bergamas, madre di un giovane scappato alla coscrizione austriaca per arruolarsi nelle fila italiane, morto poi in combattimento; le sue spoglie sono andte disperse. Tocca a Maria interpretare il ruolo di dea bendata: deve scegliere a caso tra le undici salme quella che verrà traslata a Roma; le altre dieci saranno tumulate lì accanto. Il Milite Ignoto intraprende un lenissimo viaggio in treno che dura quasi una settimana: da Venezia a Roma, passando per Bologna, le folle si inchinano al passaggio del convoglio. Il 4 novembre 1921 con una sontuosa cerimonia il milite viene sistemato nel cuore del Vittoriano."
da "Separati in Patria" di Giovanni Floris

martedì 17 novembre 2009

Un pretesto....

Una piccola introduzione.
Amo mangiare e questo mi ha dato lo spunto al titolo del blog.....
Cos'è la vita? Può essere un'abbuffata, ma in quanto tale ci impedirebbe di assaporare le cose.
Sono poche le volte che sono riuscito a godere le piccole cose della vita, ma sono certo che questo sia l'unico significato del nostro percorso terreno.
Oggi a 30 anni compiuti inizio ad imparare a conoscere me stesso. Intuisco quali sono le poche cose che contano e cerco di preservarmi dall'indigestione dell'effimero.

ore 00.58

Ora ha inizio....
Ho deciso di aprirmi un blog. Forse per moltissimi motivi, ma innanzitutto per il piacere di scrivere. La scrittura è un modo che mi permette di fermare il tempo e di assaporare quello che meglio credo.